lunedì 25 giugno 2012

PANICO PAURA

quanto volte hai sentito la morte fisicamente
quante volte hai provato a morire
quante sono state quelle in cui ti sei trovato a tremare sul letto
occhi spalancati, capelli ingrovigliati neri.
tentenni mettendo la forza dalle spalle, inerme, senza controllo
pensi alle conseguenze pensi cosa succede e cosa potrebbe andare storto
sempre peggio.
chiudo gli occhi e li strizzo, rivoglio la lucidità
non ho dato via qualcosa di me per sentirmi buttare addosso del sudore
dei denti che digrignano e le mie braccia che stanno attaccate al petto formando una X


le coperte distrutte che io ci vedo i buchi, non riesco a dormire mai perchè non riesco a capire come si fa io tengo gli occhi chiusi e cerco di addormentare la psiche ma quella pensa solo a come allontanare i mostri, a tenermi gli occhi chiusi per non vedere la paura che mi si colloca davanti e non riesco proprio a distoglierle lo sguardo dalla mia bocca.
intanto sento l'aria del ventilatore che ogni 10 secondi soffoca le mie cosce, i piedi rannicchiati e protetti ma i polpacci? sporgono e io provo sempre piu paura, arriva il mal di testa
penso a come farò a dire loro, so che si arrabbieranno e non potrò fare niente
sarà un replay automatico su tutto quello che sto passando ora, qui nel letto, nella parte sinistra.
dove dorme lui che non lo volevo nella mia vita



domenica 3 giugno 2012

così a caso all'una e trentatre

avevi lasciato perdere perchè non credevi che fosse nulla di così grande alla fine
arriva una folata di vento e dopo di chè però cadi
un male del porco tra l'altro! tanto male che ridi e poi piangi

non c'è niente che possa essere paragonato alla mia voglia di chiudere tutte le porte, tutte le finestre, tutto chiuso a chiave. che possa essere paragonato alla mia non voglia di vivere, nemmeno di sopravvivere, nemmeno di sperare di continuare ad andare avanti.
scatto mille foto al giorno, magari ci vedrai qualcosa quando sarà tardi
quando spegnerò la luce e mi deciderò che sarà arrivato il momento di dormire
quasi un letto di morte.
qui i giorni stanno trascorrendo per inerzia e poi è ovvio che sbatti contro il sedile davanti a te
non c'è niente che puoi capire, eppure dicevi che volevi che ti leggessi qualcos'altro di quello che scrivo.
non perdi tempo nemmeno per capire cosa passa qui dentro, il dentro del mio cervello


( ora tutti mi dicono "sei bravissima" "non so come fai a scrivere così bene"
e io "cosa?! no aspetta.. cioè, ripeti??"
essere bravi per essere arrivato al punto di non voler piu bene? )

CHE COSA TI IMPORTA DI ME?