domenica 14 luglio 2013

scotch biadesivo/mali

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Giro la testa nello stesso momento in cui la canzone finisce.
Scotch biadesivo. 
                                                          caldo scollante/testa disarmante
diverso stavolta
Ci provo.
                             l'ho detto che a volte il vero viene fuori
Rimango ferma sul ciglio del mio balcone. Musica vien da dentro. Sentire strumenti.
      analizzo tremenda la sera, il tramonto mi cade addosso
Scrivo apposta, ho gli schemi. Ho i disegni. Ho l'inchiostro. Ho lo sclero disegnato, visione olografica.
Olografica. Vorrei uno dei miei sei sensi potesse varcare limiti di corpo umano.
Appena riesco a guardare.
       a caso, alla cazzo, somewhere.. forse non sono più io
Mi copro la bocca con la mano, sono sconfitta e stupita.
                                                disarmante scoprire fragiltà
 disarmante urlare il nulla davanti, vieni qui e raccoglimi, vai
                                una canzone incornicia lenta il mio viso
    arrivi veloce qui quando piango, arrivi veloce qui quando
                   ci sono, ma è solo "lo vorrei"; fosse così vorrei 
fosse che mi offri birra/che sali le scale versandola
luce del cazzo soffusa, odio dolce
odio che accarezzi e poi baci
sangue dolce e lenisce le stesse ferite
la stessa ferita
cura
cura
cura
C'è da dire che il ciglio del balcone culla, che gli angeli sono neri con la faccia da topo e volano fra gli alberi.
C'è da dire che sono da sola nel paese dei vecchi, il Signor Nessuno viene ogni sera con robe che non voglio
invadenza a tratti continui
le mani ferme scorrono le gambe
cursori tangibili e pensieri che qui fanno ombra, punto



domenica 7 luglio 2013

Roma Termini

Passa un mese. Passeran due mesi e io scenderò a Roma Termini con due signore con le quali condivido una casa a Ravenna provincia. Sento già le loro risate false in stile chiwawa da spettegolezzo domestico. Battute tristi e brutto trash che a una giovane frustrata non fan ridere.
Nel mentre ho cambiato calligrafia e fumo l'ultima Marlboro rossa, l'ultima perchè qui dove abito è tutto in controsenso. Apparte il mio Odio.
Bhe, fatto sta che il tabacchino cocainomane -pescelesso- che sta vicino casa mia ha cambiato il distributore delle paglie sovrapponendo l'evento al cambio dei cinque euri: quel cazzo di distributore prende solo i vecchi. In più ha aggiunto una macchinetta di schifezze varie della quale non ne capisco la reale utilità, se non quella di farmi ingrassare. Anche quella prende solo i vecchi, vecchi nottambuli malati di Alzheimer che popolano questo paesino.

Rimango in casa sveglia di notte fino alle 6 -aspettando- questo mese che dovrebbe passare. Poi scenderò a Roma Termini e Roma Delirio/litigi.
Mi salta in mente l'idea di propormi due passi alle 4.25, è notte appunto. Rimane un'ora e trentacinque minuti. Vorrei un bicchiere di buon San Giovese, il nostro vino! Terra.
Vorrei si materializzasse un finestrino e un'ambientazione sulle rotaie ora, per viaggiare sola dentro un'intera carrozza di un IC, ma farebbe ritardo lo stesso.
Accanto a me, giovedì, sedevano due ragazze che per far stare comode le loro borse vicino ai loro culi raccontavano, ai poveri disgraziati saliti per ultimi, che i posti non erano liberi causa amici immaginari che stavano arrivando. Simpatiche; ma il caldo il ciclo la voglia di leggere il mio libro la stanchezza e le loro voci che parlavano di "non far la trulla amore" improvvisavano uno schizofrenico balletto ai miei nervi sottili e stanchi. Campi di sterminio.

Ho nella soletta delle Vans Authentic black/black la voglia vera di andare e trovare.