giovedì 4 aprile 2013

Otto parole.

Disattivo le bombe. 
Fuori è una pioggia. Dentro anche.
Ho quasi finito l'acqua.
La mia borsa si è ridotta a un sacchettino bianco con stampe di palme.
California.
E qui piove.
Qui stanotte siamo tutti giù, ci rispondiamo male. 
E che sta andando un tantino male lo indica l'orario.
Quando pensi sia finita comincia. 
Non credo ne uscirò sana e salva
già sto cercando di uscire da un portone senza aver chiavi.
Tiro pugni e dò manate ovunque. Disperazione.
Ridere. "E dalla tua camminata si direbbe tutto quello che hai concesso."
Ho delle figure. Ho delle figure in testa.
Ho nuovi modi. Ho figure disegnate. Oggetti fermi.
Ai principi nessuno dà peso, perchè? perchè è tutto inutile pensano.
Quindi cercano soluzioni. Le cerchiamo anzi.
Ma và così-dico. E finirà un giorno. 
Ma quel giorno qualcosa si sgretola, cancelliamo le mura. Ma servono.
La piazzetta è esplosa. Il mio eskimo è bucato. Pelo distrutto. Nero.
"Sai sentire o no cosa si prova?" "Io ti conosco da prima che arrivassi in questo posto."
 

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