martedì 17 aprile 2012

Gradirei un po' di Brandy.

Rabbia. Un bicchiere rotto.
Credi alle parole? C'è chi crede in dio, chi nell'amore, chi nella solitudine.
Ho lasciato gli scuri chiusi, il cielo non lo voglio vedere, oggi. La strada mi porta ad altre parti, meglio non guardarla, oggi.
Ore 9.09:
Oggi. Cosa c'è da fare? Avevo appena finito di dire che sono una di quelle che non tiene guinzaglio al controllo e poi? Poi confusione; mettiamo in ordine un attimo allora.
L'onestà non è tutto. E infondo questi esseri umani non sono nemmeno fatti per esser coniugati.
Abbiamo inventato tutto. Abbiamo dato un nome alle cose, alle emozioni e alle persone, persino ai sentimenti.
Abbiamo attribuito immagini alle sensazioni. Alla mente.
Per cosa? Per vederci scrollare tutto davanti? Perchè allora a cosa serve sapere tutto di tutto..
Ovviamente sono discorsi delicati, non c'è fluidità.
Il mondo viene giu, e non si tratta di fisica, gravità. Siamo noi persone che ce lo tiriamo addosso, che prendiamo le pietre, ci disegnamo sopra uno "smile"e le tiriamo-dritto-sullo sterno degli altri, con le lacrime addosso, con le colpe che ci portiamo su di un'ipotetica coscienza. Noi, gli stessi che rispondiamo "Va tutto alla grande amico!".
Che sembriamo correre da un ufficio all'altro per mantenere una certa flora batterica, quella della vita, l'equilibrio. Altrimenti al primo sbalzo ci ritroviamo a terra con il trucco colato a leccare il pavimento, cercando di sopravvivere: qualcosa riusciremo pure a trattenere.
Spesso non riesci nemmeno a fare la pipì. Ruzzoli giu dalle scale, non sentivi nemmeno lo stimolo.
Ma intanto se non la fai peggiora la situation.
Ore 9.22:
Brucia. Imbroglia. Sbuccia. Strappa. Non lenisce. Non attutisce, non fa un cazzo insomma.
Peggiora tutto. Non sono ancora riuscita a capire dov'è che sia stato disegnato il punto..
Io sono ancora fragile, dicono di capirmi e sorridono. Di sicuro qualcosa che non và, c'è.
Dire che è tutto ok, che questo periodo sta correndo via lontano sarebbe menzogna.
Ma io sono vera, non sono l'ologramma di una Micol che se ne va. Resto. 
Qui non c'è altro da guardare, ma là.. dall'altra parte c'è qualcosa che è ancora peggio, meglio il niente. 
Al buio perchè questa stanza non ha niente da raccontare, preferisce stare zitta, che forse alla fine capiscono lo stesso. Mille scatole. Luci trasparenti e senza "luce".
Ore 9.34:
Ho smesso con le psicologhe. Con l'inseguire bendata una soluzione che non esiste. Mosca ceca. Mi chiedo a cosa serva restare qui,  digitando lettere, componendo parole: frasi senza scopi. 
Mi chiedo perchè guardo ancora i violini suonare se non succede niente qui. Se guardo la strada mentre è notte e sono in macchina, perchè mi piace da morire, è vuoto. E io lo amo. Amore a prima vista. Il vuoto.
Che se ci metti una luce accanto diventano occhi. A volte verdi, a volte gialli, color Brandy. Quasi arancione.Un aureola nera intorno e ti mozzi il fiato.. 

Così cresci, così a decrescere.

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