sabato 7 aprile 2012

Capitolo 2, Qual'è il punto?

Non ho mai saputo gestire nulla nella mia vita, come potrei riuscire a gestire queste situazioni ora?
Comincio a bere acqua. Passano altri 3 secondi, un altro sorso d'acqua e così via. Ho il cuore che corre.
Una tachicardia che mi parla. Sento e vedo i capelli muoversi, un ritmo.
Mi chiedo perchè stia succedendo e soprattutto perchè debba per forza succedere. Di vite ce ne sono tante, insomma.
Forse dovrei andare a letto, sono le 5 meno 6 minuti ..ma io volo, la notte è il mio cielo.
Ora sento tutto morbido, fluido e mio. L'ansia è il mio habitat, la città in cui sono nata e da cui vorrei andare via ma se mai mi trasferissi me ne dovrei andare con la certezza che poi mi mancherà. Che mi mancherà avere quei dubbi fissi, la paura di smettere, la paura di smettere anche di respirare.
Ti fa sentire viva. Io esisto. Qualche anno fa ogni volta che andavo in bagno mi ritrovavo davanti allo specchio, senza spiegazione. E pensavo.. mi chiedevo per quale motivo ero qua, mi pensavo e mi sentivo viva ma nel senso che dicevo "cazzo io sono qui, che sensazione strana, che senso ho?" ora che ci penso era una coscienza. Mi sentivo  come se fossi stata scelta, non so da cosa ne da chi.
Ora che mi trovo qui, con questo stato d'animo, con queste domande, con queste mani sopra a queste parole, ancora non riesco a rispondermi.
Le cose succedono se devono. Non c'avevo mai creduto detto in tutta onestà, ma da un po'.. da un po' credo che invece ci sia un significato.
Ora vi starò sicuramente annoiando, sono  i soliti discorsi dai. Però nel link del mio blog c'è scritto "reflections" e il titolo dello stesso è "shit" vale a dirsi "merda", insomma: merda di riflessioni.
Perchè sono un essere umano, ed è bello sentirsi tale.
A volte no, ecco perchè finisco sempre in negatività. Un lieto fine non c'è mai, nemmeno alla vita; ma dipende da come la guardiamo, c'è chi quella tomba la vede anche una cosa positiva, il tutto in un certo senso, perchè esiste anche il dolore ..o meglio, ne fa parte.
Sono il tipo di persona che riflette e se rifletto non vuol dire che io sia intelligente, per come la vivo e la vedo io è il modo giusto per crearsi paure. (troppo) Spesso inutili.
A volte penso che sia esagerato il modo in cui mi attacco al panico, all'ansia, ai pensieri.
Al fine di una vita e all'inizio di una morte. Ci penso troppo e finisco per dirmi che sarebbe tutto migliore se la smettessi-non di pensare-ma di vivermi, di viverla.
Che dovrei lasciarmi andare, tutto in contro, l'aria cattiva, il vento, gli odori che non mi piacciono e per cui ho la paura costante di vomitare. A volte penso anche che dovrei schiantarmi contro un treno o un tir.
Sono pensieri pesanti e le mie spalle-se potessero parlare-ve lo racconterebbero.
I miei discorsi sono sconnessi. Bipolarismo. Contraddittorietà.
Quindi ora la finisco che è meglio. Insopportabile, non mi sopporto.
Datemi uno schiaffo.



Nessun commento:

Posta un commento